CONTRO GLI SFRATTI SI PUO’ VINCERE

ADESSO COSTRUIAMO UN GRANDE MOVIMENTO PER IL DIRITTO ALLA CASA

Ieri mattina è stato evitato a Cologno Monzese l’ennesimo sfratto di una famiglia in difficili condizioni economiche composta tra l’altro da una bambina con gravi problemi di salute.

Grazie al presidio anti-sfratto, organizzato dal GTA con la partecipazione di Unione Inquilini, si è impedito di dare corso ad una delle infinite sentenze di sfratto che affliggono la nostra città, nella totale assenza di soluzioni abitative alternative per chi rischia, sotto i colpi della crisi, di trovarsi di punto in bianco in modo drammatico e incolpevole, in mezzo alla strada.

Nel caso specifico si è arrivati ad una soluzione che ha costretto il Comune all’assunzione delle proprie responsabilità. Un accordo per la ricollocazione ed il sostegno alla famiglia è stato chiesto e sottoscritto in presenza dell’ufficiale giudiziario, del proprietario, della famiglia affittuaria dell’abitazione, e successivamente ratificato anche dall’Amministrazione Comunale, ormai messa con le spalle al muro.

Va rimarcato che in assenza della mobilitazione del GTA, checché ne dica l’Assessore alla Casa Cocciro, ci si sarebbe trovati di fronte all’ennesima esecuzione di sfratto in assenza di qualsiasi preoccupazione da parte del Comune. La vicenda, grazie alla denuncia e alla ferma opposizione messa in campo, si conclude nel miglior modo possibile: proroga al 1° Febbraio 2011 e impegno del Comune ad una soluzione definitiva entro tale termine.

Al di là del caso specifico, resta una questione più generale: quante sono le situazioni di sfratto nel comune di Cologno Monzese a cui non si da alcuna risposta se non quella di mettere le persone in strada? Il caso di ieri è solo l’ultimo esempio per denunciare l’ingiustizia profonda di decine e decine di sfratti (solo nel 2009 circa 200 sfratti) che colpiscono le famiglie italiane o straniere che versano in condizioni di difficoltà  economica o di vera e propria povertà. Perché i costi più alti della crisi economica vengono fatti pagare alle fasce sociali più deboli del nostro territorio?

A fronte della decennale latitanza dell’Amministrazione Comunale nei confronti di queste famiglie, occorre organizzare una rete di sostegno che affronti il dramma di migliaia di famiglie e persone colpite dalla crisi rigettando l’operazione vergognosa di dividere tra cittadini buoni e cittadini cattivi (vedi morosi e non morosi).

Il tutto in una città in cui, vi sono decine e decine di appartamenti vuoti e invenduti…

Per questo chiediamo:

  • L’IMMEDIATA APPLICAZIONE DEGLI ARTICOLI 14 E 15 DELLA NORMATIVA REGIONALE 1/2000 CHE REGOLA L’E.R.P., PER LA CREAZIONE DELLE GRADUATORIE IN DEROGA, UNICA POSSIBILITA’ PER INCIDERE SUBITO ED IN MODO CONCRETO SUL GRAVE DISAGIO ABITATIVO CHE VIVE LA NOSTRA CITTA’.
  • Il BLOCCO EFFETTIVO DEGLI SFRATTI, PER FINITA LOCAZIONE E PER MOROSITA’. ESTENSIONE RETROATTIVA DELLA MORATORIA SUI MUTUI A TUTTE LE SITUAZIONI IN CUI SI E’ VERIFICATA PERDITA DI REDDITO A CAUSA DELLA CRISI.
  • REQUISIZIONE DEGLI ALLOGGI SFITTI DEI PROPRIETARI IMMOBILIARI E DELLE IMPRESE EDILI, CIOE’ DEI SOGGETTI CHE IN QUESTI ANNI HANNO SPECULATO ALLEGRAMENTE SUI BISOGNI ESSENZIALI ALTRUI o IN ALTERNATIVA UNA FORTE TASSAZIONE  COMUNALE SUGLI ALLOGGI SFITTI.
  • RILANCIO DI UNA POLITICA DI INVESTIMENTO NELL’EDILIZIA PUBBLICA (CASE POPOLARI) DA EDIFICARE SULL’ AREA INDUSTRIALE DISMESSA “EX TORRIANI”, PER EVITARE ULTERIORE CONSUMO DI SUOLO PUBBLICO.
  • GESTIONE PUBBLICA DELLE ASSEGNAZIONI E APPLICAZIONE DEL CANONE SOCIALE PER GLI INTERVENTI DI HOUSING SOCIALE CHE SI INTENDONO ATTIVARE. ABOLIZIONE DELLA LEGGE 431/98 PER DIRE BASTA ALLA LIBERALIZZAZIONE DEGLI AFFITTI E RIPORTARLI SOTTO IL CONTROLLO PUBBLICO, PARAMETRANDOLI ALLA CONDIZIONE SOCIALE DI CHI ABITA.

La nostra solidarietà con chi a Cologno subisce

lo sgombero forzato dalla propria casa resta e sarà la lotta!

La casa è un diritto e i diritti non si toccano!!


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